Negli ultimi anni è cresciuta in modo esponenziale la fake news (purtroppo viviamo nell’epoca delle false notizie!) legata alla scadenza degli pneumatici.
Molto spesso i nostri venditori si sentono chiedere da automobilisti [e soprattutto motociclisti]: “ma mi sta dando delle gomme non scadute, vero?” oppure “ma le gomme sono fresche?”.
Dobbiamo fare davvero chiarezza su questo aspetto perché gli pneumatici sono un elemento fondamentale per la sicurezza delle persone che viaggiano sulla strada; più che gli pneumatici in senso generale, è importante l’effettivo stato “di salute” degli stessi.
Andiamo con ordine e iniziamo con il chiarire che gli pneumatici non hanno una data di scadenza ma bensì hanno stampigliata sul fianco la data di fabbricazione nel formato “ssaa” dove ss= settimana dell’anno e aa= anno di produzione. Questo dato serve unicamente ai fini della tracciabilità (cosa importantissima anche per l’utilizzatore come spieghiamo al termine di questo articolo) del prodotto per risalire all’esatto lotto di produzione del pneumatico. Infatti la data di fabbricazione fa parte di una serie di dati indispensabili per la tracciabilità:
– riferimento dello stabilimento di produzione
– riferimento alla linea di produzione all’interno dello stabilimento
– riferimento del modello (numero tecnico) del pneumatico
– riferimento dimensionale del pneumatico
(fonte https://www.michelinrvtires.com/tires/tires-101/tire-basics/how-to-read-dot-identification/)
I dati sopra scritti si trovano su uno dei due fianchi del pneumatico e sono preceduti dalla sigla “DOT”, che significa in inglese “Department Of Transportation”. (Questa sigla è richiesta necessariamente per poter omologare un pneumatico nel territorio Americano)
Di seguito riportiamo un’immagine di esempio da cui si può evincere che il pneumatico sia stato fabbricato nella settimana 48 dell’anno 2015:
Precisato quindi che le gomme non hanno una data di scadenza verifichiamo quindi cosa dichiarano “ufficialmente” i produttori di pneumatici che esprimono un parere tecnico Autorevole e alcune associazioni con uguale autorevolezza, riportando qui sotto alcuni link:
Yokohama Italia (articolo corriere della sera del 2016)
Pirelli (tramite indagine www.dot-del-pneumatico.it)
Pirelli Moto (articolo su www.motociclismo.it)
Associazioni Assogomma e Federpneus
Queste sono le principali opinioni in merito all’argomento: tutti sono d’accordo nell’affermare che le gomme non si deteriorano se rimangono anni sugli scaffali nelle “corrette condizioni di stoccaggio”.
A proposito di “corrette condizioni di stoccaggio” noi di Picasso Gomme abbiamo sempre investito moltissimo nelle strutture edili (officine, capannoni) che ospitano i nostri magazzini. Basta passare da uno nostra officina per verificare che:
– le scaffalature sono idonee per lo stoccaggio delle gomme in posizione verticale
– le pochissime gomme stoccate in posizione orizzontale non superano il limite consigliato
– nei nostri magazzini non ci sono aree raggiungibili direttamente dalla luce del sole
Inoltre, durante il controllo fisico dell’inventario, che facciamo sempre il primo giorno lavorativo dell’anno, i nostri gommisti analizzano tutte le gomme in magazzino e quelle che si ritengono non più idonee per l’utilizzo, vengono smaltite.
E’ fondamentale consigliare agli utenti della strada (a prescindere dal tipo di veicolo che guidano) di controllare con frequenza lo stato di salute delle proprie gomme perché è assolutamente vero che una gomma “troppo vecchia” e non più idonea a garantire una adeguata tenuta di strada “ci avvisa”. Ci avvisa soprattutto con segni di screpolature sia sui fianchi sia sul battistrada come riportiamo nella foto di seguito:
(fonte http://www.pneumaticisottocontrollo.it/documenti/pagine/46-12-scheda.pdf)
Infatti le screpolature sono indice di perdita di elasticità della mescola del pneumatico (in seguito all’invecchiamento causato soprattutto dalla luce solare e al normale utilizzo come spiegato nei link sopra dei produttori) e questo significa che la gomma, quando tocca il suolo, si deforma meno (a causa della maggiore durezza o inferiore elasticità) e quindi garantisce un minore coefficiente di attrito soprattutto su fondi bagnati e freddi.
Come promesso all’inizio del nostro articolo vi invitiamo a investire ancora un po’ di tempo per ragionare sull’importanza della “tracciabilità” degli pneumatici.
Gli pneumatici sono un prodotto industriale come la stragrande maggioranza delle “cose” che utilizziamo tutti i giorni; rispetto a un bicchiere, un forno, un computer, una macchina hanno quella caratteristica distintiva ovvero sono l’elemento più importante per la sicurezza dei nostri viaggi. Come tutti i prodotti industriali, nonostante gli innumerevoli controlli di produzione, possono arrivare sul mercato con difetti di fabbricazione che possono essere più o meno gravi. In questi casi i produttori diramano le informative di richiamo con i mezzi che reputano più idonei ma rimane l’incertezza di non riuscire a contattare tutti gli utilizzatori di uno specifico prodotto. Di sicuro, i primi a conoscere eventuali campagne di richiamo, sono coloro che hanno comprato direttamente le gomme dal produttore come per esempio i gommisti specialisti come noi. Il gommista, a sua volta, deve conoscere esattamente a chi abbia venduto gli pneumatici oggetto di richiamo e qui le difficoltà aumentano all’infinito. Con il nostro metodo di lavoro e il supporto dei nostri programmi informatici, noi di Picasso Gomme memorizziamo sempre la targa dei veicoli su cui montiamo i pneumatici da noi forniti. In caso di richiami, siamo quindi in grado di estrarre l’elenco dei Clienti a cui è stato venduto un determinato prodotto per informarli sulle procedure messe in atto dal produttore.
E i difetti di produzione degli pneumatici non sono poi così infrequenti. I primi risultati che si trovano su google cercando “richiamo pneumatici difettosi” sono per esempio questi:
https://www.sicurauto.it/news/continental-richiama-le-premium-contact-6-problemi-per-4260-gomme/?refresh_ce-cp
https://ilsalvagente.it/2018/04/06/sospetti-su-goodyear-negli-usa-alcune-gomme-sarebbero-difettose/
http://www.assotaxi.it/it/selez_tecnica/page2.html
https://www.motoblog.it/post/8565/aggiornamento-michelin-pilot-power-richiamati
Quando scegliete il vostro gommista assicuratevi quindi che abbia un magazzino con le gomme ben disposte sugli scaffali e che soprattutto compili sempre e tenga archiviata informaticamente una scheda di lavoro completa dei lavori eseguiti e degli pneumatici installati!
Speriamo con questo nostro articolo di essere riusciti a fare chiarezza sugli aspetti più importanti su cui fare attenzione durante la scelta degli pneumatici e del gommista per l’installazione.
Commercialmente non possiamo intervenire su questioni prive di fondamento tecnico come la data di fabbricazione degli pneumatici. Nel momento in cui decidiamo di vendere e installare un pneumatico, ci assumiamo tutte le responsabilità per cui siamo certi del nostro lavoro e delle nostre scelte. In ogni caso, a garanzia degli utilizzatori, facciamo presente che per qualunque difetto si dovesse riscontrare durante l’uso degli pneumatici siamo in contatto diretto con i produttori per far valere ogni pretesa e ogni diritto compresa la garanzia legale disciplinata dal Decreto Legislativo 2 febbraio 2002- n. 24.
Buoni chilometri da tutto il nostro Team!
😉